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Let’s meat again!

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Metti una sera di diluvio, una di quelle in cui vorresti solo nasconderti a casa, tra le coperte, con il pigiama.

Metti una sera a cena, correndo, cercando di destreggiarti tra calze rotte, cambio di macchine e incontro con amici.

Aggiungici la buona causa, sapendo che quel che dai, arriverà a qualcuno.

Condisci per bene: l’effetto è Let’s meat again!

Fantastico nuovo evento by Italiasquisita, presso la Fondazione Bertini, a Milano.

Penso una delle ‘cene’ più gustose di tutta la mia vita.

Non so se è stato più bello vedere così tanti professionisti uno vicino all’altro a creare le proprie opere d’arte (perché lo sono, a tutti gli effetti), o capire che sì, quello è proprio il mio mondo.
Let's meat again!

La sfogliatella e il caffè napoletano di Mignon.

Voi non potete capire la bontà di queste sfogliatelle quando vi vengono offerte calde, con la ricotta che si perde subito in circolo per il vostro corpo.
Let's meat again!

Matias Perdomo, de Al pont de Ferr: la sua carne cruda-cotta bella e buona quanto lui.

Let's meat again!

Arrosto di frattaglie e midollo alla brace con crostone di Massimo Minutelli.

Come far amare l’animale, anche i più scettici. Non avevo mai assaggiato prima il midollo.

Ecco, tra il filetto e il midollo penso di aver raggiunto l’orgasmo culinario, e non scherzo.

La burrosità sensuale e il sapore che è riuscito a ricreare a questi due elementi con la sol cottura, la dice lunga.

Let's meat again!

Crudo di manzo alla brace, gambero rosso, rapa e mela + Terrina di testina in crosta di pane con mostarda e salsa verde dello chef Andrea Alfieri e il macellaio Sergio Motta.

Qui ci posso perdere ore a raccontare che ruolo rappresenta quella carne nella mia infanzia.

Ricordo le chiamate di mia nonna a Sergio, con l’ordine della spesa, ricordo il suo pick up bianco e rosso mentre le portava il pacchetto a casa. Ricordo il sapore di quelle bistecche, ricordo mio fratello visitare il macello. Ricordo.

Ricordo Sergio la persona, come uomo del mio paese. E così sia. Mantiene la sua eccellenza. Sublime.

Let's meat again!

Filippo Novelli per Comprital con il suo gelato gastronomico.

In questo caso, tartare di manzo con gelato al peperone  e, in seguito, sorbetto di pomodoro con stick di mozzarella.

Particolare il sapore, azzeccato l’abbinamento e anche il personale.

Let's meat again!

Patè di caccia, pane nociato e mandarino candito dello chef Errico Recanati dell’Adreina di Loreto.

Un piatto di quelli che devi mangiare in due morsi e attendere, per avere il tripudio di sapori in bocca.

Let's meat again!

Roberto Lepre, artista, compositore prima che cuoco. Il coniglio alla cacciatora a modo mio.

Scioglievolissima carne, gentile, accompagnata da verdurine condite in modo magnifico, rendendolo indipendenti e macchie di questa tela colorata. Un applauso al funghetto.
Let's meat again!

Let's meat again!

Crema di mais bruciato, creme fraiche e orecchie di maiale di Eugenio Roncoroni del ristorante Al Mercat di Milano.

Incredibilmente raffinato e pepato. Lui con i suoi tatuaggi, il piatto con il suo punto di elevazione.

Let's meat again!

Come stare a mezze maniche a Milano d’autunno di Dario Guidi dell’Osteria Magenes a Barate di Gaggiano (Mi).

Pasta grossa condita a meraviglia con questa trippa che ti fa venir voglia di casa.
Let's meat again!

Fusilli con maggiorana, broccoli e pomodoro secco di Giulio Coppola.

Quella che si dice una ‘pasta mantecata’ alla perfezione. Resa morbida e perfetta, tutto d’insieme.

Let's meat again!

E ancora, la cassoela di passeggio di Theo Penati.

Il maialino nell’alta cucina giapponese di Wicky Priyan ( e ancora una volta i giappo rendono una carne come il maiale, piacevolemente liquida e gustosa ).

Amuse bouche vegan di Marco Ambrosino, sapore particolare, curato, ricercato.

Enzo Piccirillo con la sua pizza fritta napoletana: inizio col botto, pasta finissima e frittura eccellente. Detto in una parola: goduria.

Il babà al finocchietto selvatico, limone e olio evo pugliese di Antonio Montalto. Azzardato il nome, difficile l’avvicinamento, stupendo il commento. Davvero, complimenti all’idea e al sapore che si è riusciti a creare.

Questi i piatti da me assaggiati, annaffiati da bollicine gelate e rosso corposo.

Da giustificare la qualità più che scarsa dalle foto, ma in un certo senso, anche felice di non aver avuto ‘tempo e spazio’ di fotografare meglio perchè avrei tolto all’assaggio.

Meraviglioso. Tutto.



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